Bruno Donzelli nasce a Napoli nel 1942. All’età di 21 anni partecipa alla sua prima mostra personale a Firenze. Nel 1960 è al Premio San Fedele a Milano, al Premio Termoli e nel 1962 al premio indetto dal Ministero della Pubblica Istruzione. Del 1963 è la personale a Genova, nello stesso anno viene invitato al Premio Spoleto, al Premio Marche ad Ancona, nonché al Premio Michetti. Negli anni seguenti prosegue la sua florida stagione di mostre personali nella maggiori città italiane ed in prestigiose Gallerie d’arte. Nel 1984 inizia il ciclo pittorico dei Siparietti impertinenti. Nel 1991 realizza per il Teatro dell’Orologio di Roma, le scenografie e di costumi di ‘Folli notti a Pietroburgo’. Negli anni seguenti partecipa a mostre personali nelle più importanti città europee. Nel 2012 espone al PAN di Napoli. Nelle opere di Bruno Donzelli si specchia un secolo di avanguardie.
In cinquant’anni di ricerca l’artista, rinnovandosi nel linguaggio, attraversa i segni, le immagini, i materiali e i colori di quanti hanno fatto la storia dell’arte del Novecento. Le opere di Bruno Donzelli costituiscono un reportage all’interno di un mondo straordinario e testimoniano l’eccezionalità dei movimenti artistici, dove solo i ‘’grandi’’ hanno diritto di domicilio. Donzelli traccia con libero arbitrio uno spartiacque nella storia. I maestri del Novecento vivono ‘’à la manière de Donzelli’’ una nuova giovinezza e una nuova identità, in una ‘’lettura’’ tutta intera ai meccanismi della pittura. Donzelli si nasce. Da qui la sua unicità, il suo essere singolare e il suo legame con il suo territorio. Napoli genera Donzelli, lo alleva nei frastuoni della città, negli accostamenti cromatici più arditi, nella gestualità più spettacolare. Lo scherno e la fantasia irreverenziale della commedia dell’arte si annidano nella sua pittura. Egli rende una storia dell’arte moderna che si basa sul segno dell’ironia.