Alfredo Gatto nasce nel 1958 ad Avellino, dove attualmente vive ed opera.
Il suo percorso creativo muta nel tempo, la vena artistica si evolve e ciò che è chiaro ed esplicito nelle sue opere giovanili ora è sotteso. L’intensa manifestazione del colore del primo periodo viene a poco a poco sostituita da effetti spessi e rugosi, spesso mescolati a materiali poveri che creano un effetto di solidità scultorea. Sulla tela sono rappresentati luoghi ideali e idealizzati nella mente dell’autore, così lontani dalle opere dell’ultima produzione dove, sotto il grigiore delle tele s’intravedono i miti, la pubblicità, l’America, i personaggi pubblici, la carta stampata, il treno, l’aereo, il progresso. Questi due modi di intendere la pittura rappresenta la contraddizione insita dell’animo dell’uomo moderno che anela ad una vita immersa in paesaggi d’altri tempi, ma che non sa rinunciare al caos della città. La produzione include anche anche l’astratto, attraverso il quale l’artista ferma sulla tela sensazioni improvvise e fugaci dell’animo.
Le sue opere sono largamente apprezzate sia dai critici che dai mercanti d’arte, ma anche e soprattutto dall’uomo della strada che gli si avvicina senza condizionamenti e pregiudizi.