Il Museo Nazionale Archeologico di Taranto, fra i più importanti d’Italia, fu istituito nel 1887 ed occupa sin dalle origini l’ex Convento dei Frati Alcantarini, o di San Pasquale, costruito poco dopo la metà del XVIII secolo.
La controversa e travagliata storia delle antichità della città di Taranto affonda le sue radici già a partire dal Quattrocento, quando fu edificato uno dei più antichi conventi ad opera della nobile famiglia dei Del Balzo Orsini. Nei secoli, lo spoglio delle antichità fu tale da incrementare un fiorente mercato nazionale e internazionale che culminò tuttavia con la proclamazione dell’Unità d’Italia e con la designazione della città quale base navale del nascente stato.
Il fervore edilizio che si mobilitò nei decenni finali dell’Ottocento portò alla scoperta fortuita di un’ingente quantità di oggetti, spesso di grande pregio artistico e di elevato valore.